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Autore Ma che cazzo urlate?
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 04-03-2003 10:20  

L'ultimo Bacio di Muccino presenta una fotografia patinata da telenovela a dir poco sorprendente. I colori sono come quelli delle pubblicità dove cercano di venderti il prodotto più inutile spacciandolo per miracoloso e necessario.

La storia predente di essere una riflessione sul mondo dei trentenni ma, come scrive lo stesso Morandini: "se il film fosse minimamente attendibile sul piano sociologico,con questa generazione di ragazzi immaturi e irresponsabili, ci sarebbe da piangere" .

Forse è la storia di quegli sfigati trentenni dei pariolini romani, non certo la riflessione su un'età di passaggio tra le ragazzate e la maturità.
Mi fanno ridere questi film che pretendono di "far vedere com'è il mondo".

Muccino raffigura nei suoi film lo stereotipo.
Qui li abbiamo tutti: lo stereotipo dei ragazzi che rimpiangono quando erano più giovani e senza mogli rompiballe, e per questo sognano di scappare via e non tornare mai più(chi non l'ha mai pensato?),lo stereotipo della moglie frustrata che se ne sta in casa mentre gli uomini vanno in giro a cornificarla con le liceali(c'è sempre la liceale in un film di Muccino)lo stereotipo dello sballato che si fuma mille cannoni e che cambia donna ogni scena,lo stereotipo della coppia adulta(i genitori della protagonista) che sono arcistufi della vita assieme dopo anni di noia e tentano di ricominciare .
Tutti stereotipi.
Aggiungiamoci qualche frase fatta come"la vera rivoluzione è la normalità" ed ecco questo bel ritratto.

Da notare che le coppie si riunificano alla fine senza un valido motivo o perchè qualcosa sia effettivamente cambiato, ma perchè semplicemente si rendono conto di quanto sono sfigati e non ci risparmiano pure una pesantissima morale da ultra bigotti(vedersi le scene finali e quelle della riunificazione a casa dei genitori della Mezzogiorno). E' un film con una morale da ultra conservatori e quasi reazionaria, ben distante dai problemi di oggi!

Anche le persone più intelligenti si lasciano coinvolgere da questi bassi trucchi non accorgendosi che Muccino non analizza la società (a questo proposito prendete un film di Dino Risi grazie) ma prende lo stereotipo della società e lo critica.
Questa è l'analisi dei suoi film , l'analisi dello stereotipo!

Come per il suo ultimo film: il sogno delle ragazze è quello di fare le veline per la Tv quando invece è un mondo squallido(la Romanoff si deve portare a letto i divi per farcela). E questa sarebbe un'analisi? Le ragazze di oggi non desiderano affatto fare le veline, questo è lo stereotipo inculcato dalla televisione , il mito della velina. Muccino si limita a criticare lo stereotipo e mai affronta la realtà ma solo la superficie.

Il tono è sempre sopra la righe, tutti urlano come dei pazzi: io se urlassi così perderei la voce dopo 10 minuti.
Non sapevo che per rendere sentimenti come l'angoscia, la frustrazione, la disperazione bisognasse urlare.
Forse Muccino crede che il pubblico a cui si rivolge sia un pubblico di deficienti che non hanno mai visto film sul dolore e che per far capire quanto sia cornuta la Mezzogiorno occorra spaccare una serie infinita di cellulari, mandarsi a fanculo dieci volte al minuto e menare le mani.

Ma che cazzo urlano quegli sfigati?
Perchè questo è quello che sono quei personaggi che muccino dipinge: sono solo degli sfigati.

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Ragastas

Reg.: 28 Ago 2002
Messaggi: 26
Da: Parma (PR)
Inviato: 04-03-2003 10:40  
Oxford, Cambridge o Eaton?
Quale hai frequentato?

Ragastàs (scuole alte)

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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 04-03-2003 10:49  
quote:
In data 2003-03-04 10:40, Ragastas scrive:
Oxford, Cambridge o Eaton?
Quale hai frequentato?

Ragastàs (scuole alte)



mmm...non colgo l'ironia...il post di Quilty è ottimo...scritto benissimo.
Ti riferisci al termine "cazzo"?? E' così volgare?
Quilty...la prossima volta scrivi "Ma che organo sessuale maschile urlate"!!!
_________________
"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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KaiserSoze


Reg.: 02 Ott 2001
Messaggi: 6944
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 04-03-2003 11:02  
quote:
In data 2003-03-04 10:20, Quilty scrive:

Il tono è sempre sopra la righe, tutti urlano come dei pazzi: io se urlassi così perderei la voce dopo 10 minuti.
Non sapevo che per rendere sentimenti come l'angoscia, la frustrazione, la disperazione bisognasse urlare.



Beh a me in momenti di isteria e di arrabbiatura è capitato di urlare così, non sarà una reazione universale, ma non credo neanche si discosti troppo dalla realtà
_________________
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 04-03-2003 11:07  
Ho scritto apposta CAZZO perchè è la parola più ripetuta nel film di Muccino.
Ma che cazzo urlano quegli sfigati?

Questo film presenta solo la parodia di un sentimento come l'angoscia, l'insoddisfazione: i personaggi sono macchiette che strillano la loro mediocrità.

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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 04-03-2003 11:08  
...e quella di Muccino...
_________________
"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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lupin3rd

Reg.: 06 Apr 2001
Messaggi: 1110
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-03-2003 11:21  
Trovo l'analisi di Quilty molto attenta, però sono anche convinto che lo stereotipo raffigurato esiste e non sia una percentuale poi così bassa (sarà che vivo a Roma vicino ai Parioli - ma NON sono pariolino).
_________________
Lupin
(L'uomo che ha lasciato Filmup)
www.filmfilm.it

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 04-03-2003 11:27  
Sicuramente esiste ma è solo uno stereotipo,come le vecchiette che stanno tutto il giorno a guardarsi le telenovele di rete4 (magari questo sarà il prossimo film di muccino).
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 04-03-2003 11:27  
quote:
In data 2003-03-04 10:20, Quilty scrive:
Ma che cazzo urlano quegli sfigati?



Coincidenza: è la stessa identica domanda che mi sono posto io, negli stessi termini, dopo la visione di questa porcheria che non oso definire film. C'è modo e modo di presentare determinati aspetti della realtà e qui non è stato fatto in maniera che definirei intelligente, o perlomeno originale. Risultava tutto esageratamente forzato, banale...
Ora, che la realtà possa anche arrivare a questo non lo metto in dubbio, ma un minimo di introspezione in più, piuttosto che la solita situazione alla "mioDioStoPerSposarmiRivoglioLaMiaLibertà", non è pretendere molto.
Una piccola critica anche al livello di recitazione: gli attori sembravano delle marionette lagnose, capaci soltanto di parlare in fretta, con tono agitato e nervoso. Non li ho visti fare nient'altro. Insomma, un film che non mi ha dato niente di niente. Mi ha sorpreso che se ne sia parlato così tanto...
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Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 04-03-2003 11:32  
E' un po' come se un regista straniero volesse dipingere gli italiani facendo vedere che sono dei mangia spaghetti, collusi con la mafia, e portando una critica a tutte queste cose.
Sono stereotipi e Muccino critica solo questi stereotipi-prende il campione dell'italiano medio(ma qui ci sarebbe da discutere)e gli fa la sua impietosa e grottesca analisi; il prossimo film magari sarà su chi va a giocarsi la schedina del totocalcio o chi passa tutto il giorno al bar: la gente si entusiasmerà perchè è vero, mio marito passa tutto il tempo dentro al bar!
Mpf...
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-03-2003 11:39  
Non credo si possa generalizzare il concetto di mediocrità ai personaggi descritti da Muccino.
Tutti ci troviamo di fronte a scelte e situazioni che non ci rendono felici nè confermano gli ideali di vita che c'eravamo prefissati.
Muccino ci presenta due modi, due soluzioni che non sono le uniche nè le più condivisibili, ma sono quelle che normalmente si verficano.
C'è chi sceglie di adattarsi nonostante non ne sia pienamente convinto, e c'è chi se ne va cercando di rimandare al più tardi possibile le scelte che gli caratterizzeranno la vita.
Nell'Ultimo Bacio non vengono analizzati tutti i giovani, ma viene analizzato un preciso momento della nostra vita. Quello del passaggio da essere ragazzi a diventare adulti. A prescindere dalla trama in se, il regista ha il merito di presentarci davanti agli occhi molte considerazioni che spesso facciamo senza analizzarle in un contesto più ampio come quello di ciò che vogliamo che sia la nostra vita.
Sicuramente per cercare di analizzare al meglio questa situazione, questo passaggio, Muccino ha deciso di facilitare al massimo le altre problematiche che normalmenta affliggono i giovani.Non ci sono infatti problemi di soldi, di lavoro. Molto spesso inserire troppe tematiche non porta benefici.Chi è una persona profonda avrà trovato il film banale,poichè rappresenta pensieri già analizzati.
Non entro nel merito delle capacità registiche nè delle interpretazioni degli attori.
I cellulari scassati per terra, le urla, le ansie sono forse spinti all'eccesso, ma sono cose che normalmente accadono, sono cose che mi sono successe e che tuttora vedo. L'estremizzazione di tutto è fatta a posta per rendere il messaggio comprensibile alle grandi masse. Se così non fosse stato, il film sarebbe stato uno dei tanti film italiani misconosciuti che neanche trasmettono alla tv. Certo, la notorirtà e la commercializzazione di un prodotto non sono qualità, ma danno la possibilità ai giovani registi non ancora affermati di fare altri film e di lavorare ancora.
Forse quando Muccino avrà la possibilità
di sbagliare farà qualcosa degno di essere apprezzato anche da voi esteti del cinema che fu.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Mullhollan


Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 115
Da: sestri levante (GE)
Inviato: 04-03-2003 11:43  
State a parlare di un film che non esiste, di un regista che non esiste. E' il primo vero esempio di cinema virtuale.
Vi consiglio La finestra di fronte che segna la vera grande riscossa non del cinema italiano ma del cinema turco.
Della serie : Ci voleva un turco per risollevare il cinema italiano.

_________________
Se vuoi costruire una nave,
non radunare uomini
per raccogliere il legno e distribuire i compiti
ma insegna loro la nostalgia del mare
ampio e infinito...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-03-2003 11:44  
Moderatore Lupen3rd, anch'io vivo vicino ai Parioli, esattamente al Fleming, non è che siamo del medesimo quartiere?
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 04-03-2003 11:57  
quote:
Muccino raffigura nei suoi film lo stereotipo.
Qui li abbiamo tutti: lo stereotipo dei ragazzi che rimpiangono quando erano più giovani e senza mogli rompiballe, e per questo sognano di scappare via e non tornare mai più(chi non l'ha mai pensato?),lo stereotipo della moglie frustrata che se ne sta in casa mentre gli uomini vanno in giro a cornificarla con le liceali(c'è sempre la liceale in un film di Muccino)lo stereotipo dello sballato che si fuma mille cannoni e che cambia donna ogni scena,lo stereotipo della coppia adulta(i genitori della protagonista) che sono arcistufi della vita assieme dopo anni di noia e tentano di ricominciare .
Tutti stereotipi.



a mio avviso, l'intento del sig. muccino è esattamente questo.

sono convinto che l'esistenza di trentenni, liceali, suoceri, sposini, cornuti, puttane, puttanieri, tutti inderogabilmente sull'orlo (o se preferite nel bel mezzo) di una crisi di nervi, sia volontariamente introdotta, e in seguito elaborata dal regista, farcita di stereotipi, di frase trite e ritrite, di comportamenti ultraconvenzionali.
forse perchè ha una visione pessimistica della realtà, o per il semplice motivo che associa la vita reale ai comportamenti estremi dell'uomo.
si odia o si ama, nessun compromesso....

naturalmente, se così fosse, non voglio risparmiare un giudizio negativo riguardo la descrizione della "sua" società del benessere.
è mio dovere incavolarmi e dire come molti altri: cazzo, la vita reale è un'altra.

se così fosse......

bye
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 04-03-2003 13:11  
Io non penso che il problema sia quello di incentrare la trama su personaggi - stereotipo ... in molti casi la storia del cinema si è servita anche di questo ... ma il fatto che sia girato stile soap - opera con cadute nello spot televiso è un dato oggettivo e assolutamente a mio avviso il più drammatico ...
Ripeto non considero Muccino tra i peggiori registi in circolazione nel panorama italiano(visto l'andazzo) ma analizzato con tutti i crismi (anche in rapporto alla storia del cinema) rasenta le fattezze del regista - medio (o mediocre) che è prassi ormai nella contemporaneità ... 'Ho detto!' (rubo la frase finale di Gongolante che mai mi è sembrato più esaustiva per la chiusura )

_________________
...E' mai possibile o porco di un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane ... [F.De Andrè]

[ Questo messaggio è stato modificato da: Daniel il 04-03-2003 alle 13:14 ]

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